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Trombe d’aria e d’acqua

Nell’area geografica di Molfetta, le trombe d’acqua si presentano con caratteristiche di scarsa frequenza e con minore violenza rispetto alle trombe d’aria e difficilmente arrivano sulla terraferma, poiché si sfaldano all’incontro con la stessa o con un rovescio d’acqua; costituiscono altresì un pericolo per le imbarcazioni che incontrano nel loro tragitto.

Alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d’aria, si deve cercare di evitare di restare in zone aperte. Se le persone sorprese dalla tromba d’aria dovessero trovarsi nelle vicinanze di piante di alto fusto, allontanarsi da queste. Qualora nella zona aperta interessata dalla tromba d’aria dovessero essere presenti dei fossati o buche, è opportuno ripararsi in questi.

Se nelle vicinanze dovessero essere presenti fabbricati di solida costruzione, ricoverarsi negli stessi e restarvi in attesa che l’evento sia terminato.

Trovandosi all’interno di un ambiente chiuso, porsi lontano da finestre, porte o da qualunque altra area dove sono possibili cadute di vetri, arredi, ecc.

Prima di uscire da uno stabile interessato dall’evento, accertarsi che l’ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di caduta. La scala Fujita classifica le trombe d’aria in base agli effetti che produce all’ambiente, agli edifici e ad altre infrastrutture o manufatti costruiti dall’uomo.

Meno frequentemente alle mareggiate si sono associate trombe d’aria che gettano lo scompiglio sul litorale, senza diventare però quasi mai catastrofiche. La tromba d’aria può essere considerata il fenomeno meteorologico più violento che si verifica nell’area mediterranea: essa è costituita da una colonna d’aria in veloce rotazione antioraria che porta con sé polvere, detriti o altro materiale in funzione della sua violenza. Assume l’aspetto tipico di un imbuto che, dal cumulonembo da cui ha origine, si protende al suolo dove si allarga; il suo diametro può raggiungere dimensioni anche di 100÷150 metri. E’ un fenomeno meteorologico analogo al tornado, seppur con dimensioni e forza minori. Ai nostri climi ha di solito carattere moderato, anche se nei rari casi in cui si genera da violenti temporali.

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